Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

VODIM

Risultati per: si

Numero di risultati: 196 in 4 pagine

  • Pagina 1 di 4

Da Bramante a Canova

250982
Argan, Giulio 50 occorrenze

Da Bramante a Canova

’immaginazione. Come non chiedersi, infatti che cosa fare di una facoltà che nel secolo precedente era stata sviluppata sopra ogni altra e a cui si

Pagina 209

Da Bramante a Canova

Volendo meglio precisare la divergenza tra i due maestri, si può dire che lo spazio del Bernini dimensione, quello del Borromini situazione. La

Pagina 216

Da Bramante a Canova

Così si spiega perché l’antitesi e la continua tensione tra la tecnica estensiva del Bernini e la tecnica restrittiva del Borromini siano anche

Pagina 217

Da Bramante a Canova

Che la ricostruzione di San Pietro non potesse costituire un modello per il restauro di San Giovanni, si spiega anche con fondate ragioni religiose e

Pagina 220

Da Bramante a Canova

schema planimetrico dell’antica basilica. Come si concilia questo scampolo conservativo, che implica il biasimo per la distruzione della forma

Pagina 221

Da Bramante a Canova

Da tutto ciò si deduce: 1) che il progetto borrominiano fu approvato da Innocenzo X e quindi non era in contrasto col suo proposito di conservare la

Pagina 224

Da Bramante a Canova

Definito questo scheletro strutturale o di supporto, lo «abbellisce», cioè lo adorna od addobba. Si noti: le decorazioni floreali di San Giovanni

Pagina 227

Da Bramante a Canova

Un'altra ragione dell’accentuazione anche coloristica delle edicole è la condizione di luce che, con la mancanza della volta, si è venuta a

Pagina 230

Da Bramante a Canova

, il Palladio, Michelangiolo, il Vignola. Ma non credo che si possa parlare di un ritorno programmatico; si tratta piuttosto della raccolta di un

Pagina 242

Da Bramante a Canova

con pezzi di repertorio, e che la novità è tutta nel loro montaggio. Ed è il montaggio più slegato che si possa immaginare, perché qui la situazione

Pagina 243

Da Bramante a Canova

La correlazione interno-esterno è indubbia, ma non si tratta di una correlazione strutturale, per cui ai volumi vuoti dell’interno corrispondano i

Pagina 245

Da Bramante a Canova

-— longitudinale e centrale--si sviluppa in un vero e proprio smembramento del corpo architettonico della facciata. L’occasione, questa volta, è

Pagina 246

Da Bramante a Canova

Per Michelangiolo l’arte è la totalità dell’esistenza perché discende dalla storia, si attua nella realtà naturale del presente, tende a un fine d

Pagina 26

Da Bramante a Canova

Il problema della tomba di papa Giulio si può condensare in tre domande: com’è accaduto che le difficoltà esterne siano diventate ostacoli e censure

Pagina 27

Da Bramante a Canova

In realtà il processo storico, anche dal punto di vista della tecnica costruttiva, è continuo. Nel Rinascimento e, tipicamente, nel Bramante, si ha

Pagina 274

Da Bramante a Canova

prevalentemente congregazionale, si prestava alla predicazione, e aveva il suo esemplare nella chiesa del Gesù. Ciascuno dei due schemi implicava un criterio di

Pagina 275

Da Bramante a Canova

avente, dentro il basamento, un sacello funerario ellittico. Lo si sarebbe voluto collocare nel coro di San Pietro, incominciato a costruire dal

Pagina 28

Da Bramante a Canova

acri e corruschi, ma inafferrabili. Il quadro è una macchina che si muove vorticosamente ci si lascia prendere dal gorgo ascendente e si è portati su

Pagina 295

Da Bramante a Canova

Il progetto seguente, del 1532, non è uno sviluppo del precedente, ma un ritorno all’idea del 1516. Michelangiolo si obbliga a terminare i lavori in

Pagina 32

Da Bramante a Canova

, l’attuazione del progetto perde ogni ragione d’urgenza e viene perciò sistematicamente posposta ai nuovi impegni di lavoro: se tutto si riducesse a

Pagina 33

Da Bramante a Canova

tipologie: quelle, cioè, su cui si fondava la progettazione classica, fino al Bernini e allo stesso Borromini.

Pagina 331

Da Bramante a Canova

Questo interesse alla realtà sociale si può spiegare con la posizione religiosa del Guarini: intransigente sul punto del dogma, ma aperto e

Pagina 332

Da Bramante a Canova

’esempio, servendosi spregiudicatamente di schemi strutturali presi dall’architettura musulmana. Non si tratta dell’imitazione di modelli né di meditata

Pagina 334

Da Bramante a Canova

Ma anche il punto di partenza de]l’ideazione formale è irrazionale. Nella cupola della Sindone archi si impostano al sommo degli archi sottostanti

Pagina 337

Da Bramante a Canova

È facile osservare (e la tavola del Trattato lo sottolinea) che, per il modo con cui si congiungono le membrature degli archi, la loro successione si

Pagina 337

Da Bramante a Canova

del Vittone poi, non si associa al gusto del domestico, del quotidiano, dell’umoristico; ma all’idea nuova ai suoi tempi, della corrispondenza dell

Pagina 346

Da Bramante a Canova

Il meglio del pensiero urbanistico e architettonico di Benedetto Alfieri è rimasto inespresso, ma si può ricostruirlo sugli atlanti di disegni «ch

Pagina 356

Da Bramante a Canova

Non si trattava, tuttavia, di un’avversione totale. Nel Cinquecento e nel Seicento non pochi artisti continentali lavorano con successo in

Pagina 359

Da Bramante a Canova

, anche se si tratta di una cultura scarsamente originale, che ripete i luoghi comuni delle teorie classiche e ben poco si preoccupa (fatta eccezione

Pagina 360

Da Bramante a Canova

Il repentino formarsi e il rapido svilupparsi della scuola pittorica inglese del Settecento si spiegano appunto con la critica di quella cultura e

Pagina 360

Da Bramante a Canova

La formazione e il rapido crescere della scuola pittorica inglese sono il frutto di una precisa intenzionalità. Si avverte che la mancanza di una

Pagina 362

Da Bramante a Canova

satira sociale. Ma, se lo si metta in rapporto con la teorizzazione critica di Richardson, si vedrà facilmente come la critica sociale si trasformi in

Pagina 363

Da Bramante a Canova

Quando il «criticismo», come attitudine generale dell'intelligenza, si concreta in vera e propria critica, questa deve porsi un oggetto: l’oggetto

Pagina 366

Da Bramante a Canova

Può parere strano che, mentre il pensiero filosofico approfondisce l’indagine sulla percezione, i pittori si mostrino praticamente indifferenti

Pagina 373

Da Bramante a Canova

E qui la questione si complica. Da un lato ci si richiama alla funzione della «mente attiva», che penetra, interpreta, associa e combina, dall’altro

Pagina 377

Da Bramante a Canova

Di questo spazio, evidentemente, non si può definire geometricamente la struttura: esso può soltanto fenomenizzarsi o visualizzarsi: e questo è

Pagina 379

Da Bramante a Canova

sarebbe se non la materializzazione e la verifica. Come la forma non è qualcosa che si deduce, ma si raggiunge, così lo spazio (che poi è ancora la forma

Pagina 381

Da Bramante a Canova

Se il «pittoresco» ha un fondamento profondo nella storia, è tuttavia l’opposto della pittura «di storia»: e, come poetica naturalistica, si fonda

Pagina 382

Da Bramante a Canova

«Certi passi del Paradise Lost, il Macbeth, Ossian e Michelangiolo furono messi in un sol mazzo, e l’emozione destata da quelle opere si definì

Pagina 388

Da Bramante a Canova

Contatto con Dio: ma come si prepara, come si giustifica, come si raggiunge questo incontro provocatorio e inevitabilmente blasfemo? Come si

Pagina 391

Da Bramante a Canova

Come tanti altri inglesi, Blake si esalta per la rivoluzione, e poi se ne ritrae sgomento: e non si dica che si esalta per l’affermazione dei diritti

Pagina 392

Da Bramante a Canova

Non è un caso che la critica di Ruskin si rivolga anzitutto ai pittori «moderni», e proprio perché tali, e muova direttamente, quasi seguitando

Pagina 398

Da Bramante a Canova

Ora che la critica si è disgiunta dalla pittura e ha individuato il suo obbiettivo polemico nel conflitto sociale tra l’artigianato declinante e l

Pagina 400

Da Bramante a Canova

pensiero e della cultura e dimostrando le intrinseche possibilità creative del criticismo illuministico, non si può constatarne il declino senza

Pagina 401

Da Bramante a Canova

Nella storia della pittura europea, l’esperienza dell’Illuminismo si fissa in forme ben più crude e aggressive che non fossero quelle elaborate dalla

Pagina 402

Da Bramante a Canova

sacra e rituale dell’arte. Divino e natura, sono due termini di cui non si fa gran spreco nelle poetiche inglesi del Settecento; Reynolds stesso, per

Pagina 432

Da Bramante a Canova

Alle volte, parlando del Barocco, non si dà il giusto peso al fatto che in quel periodo l’arte deve ridefinirsi nei confronti di una scienza di cui

Pagina 44

Da Bramante a Canova

Alla garbata polemica verso gli scultori veneziani del tempo si accompagna una proposta di riforma. Il Settecento, a Venezia, è notoriamente un

Pagina 468

Da Bramante a Canova

plastica si profila così per larghi piani distesi al di là del vuoto lasciato dalla materia distrutta, come uno schermo solido tra lo spazio che

Pagina 470

Da Bramante a Canova

un rilancio di relazioni vere e immaginarie. Anche il gruppo di Dedalo e I caro nasce come un sistema aperto, con le due figure che si sfiorano appena

Pagina 475

Cerca

Modifica ricerca